Per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco la frequenza e la gravità degli incendi causati dall'impiego di accumulatori con batterie agli ioni di litio è una vera e propria emergenza, tanto da indurli ad attivare una serie di studi finalizzati a esaminare e approfondire questa concreta tipologia di rischio.

Rischi connessi con lo stoccaggio di sistemi di accumulo litio-ione è il titolo di uno tra i più interessanti lavori pubblicati fino a questo momento, uno studio realizzato dai Vigili del Fuoco in collaborazione con Enea che affronta in maniera esaustiva tutte le problematiche di gestione in sicurezza, lungo tutto il ciclo di vita, delle batterie agli ioni di litio sempre più utilizzate nell’elettronica di consumo, nei veicoli elettrici e per lo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Il corposo documento (586 pagine) contiene anche una banca dati sviluppata da Enea che raccoglie una porzione della casistica degli incidenti causati da questa tipologia di batterie.

I rischi di un uso non corretto delle batterie agli ioni di litio

Le batterie agli ioni di litio sono progettate per garantire un elevato livello di sicurezza, ma soltanto quando vengono usate in modo corretto e all’interno di uno specifico range di temperature. I fattori che le possono rendere pericolose e causare incendi sono diversi: un surriscaldamento dovuto alla temperatura esterna o all’esposizione diretta alla luce del sole, una carica eccessiva e prolungata, la perforazione dovuta a un urto. E quando invecchiano sono ancora più sensibili a questi fattori di rischio termici, elettrici e meccanici.

"Ci sono sostanzialmente tre tipologie di eventi indesiderati, spesso conseguenza l'uno dell'altro - spiega Marino Mariani, direttore di ISQ - Istituto Sicurezza Qualità - e cioè il rigonfiamento della cella (swelling), l'emissione di gas e vapori dal dispositivo di sfogo (venting) e l'innesco di reazioni esotermiche (thermal runaway) con rapido aumento della temperatura e della pressione, con conseguente incendio o esplosione".

Incendi difficili da spegnere e l’importanza della prevenzione

Gli incendi causati dalle batterie agli ioni di litio sono tra i più impegnativi da spegnere. Per questo motivo ISQ - Istituto Sicurezza Qualità di Savignano sul Rubicone (FC) è impegnata da tempo nello studio degli estinguenti più efficaci per questa tipologia di rischio, per il quale non solo è fondamentale intervenire, ma soprattutto bloccare l'effetto del thermal runaway, che avviene quando si verifica l'instabilità termica di batterie agli ioni di litio, provocando una reazione a catena che sviluppa altissime temperature con conseguenti incendi difficilmente estinguibili con mezzi convenzionali.

"La sicurezza antincendio - afferma Marino Mariani - deve prevedere l’attuazione di misure di prevenzione e di protezione, sia attiva sia passiva, per ridurre il rischio di incendio a livelli che possano essere considerati accettabili, tenendo anche conto del fatto che tutti gli agenti estinguenti più comuni (base d’acqua, polvere di classe ABC, polvere di classe D, biossido di carbonio…) non sono adeguati per incendi di batterie agli ioni di litio. Un prodotto estremamente efficace in grado di proteggere dai pericoli e danni causati dagli incendi delle batterie agli ioni di litio presenti in ogni ambito, aziendale, industriale e domestico è rappresentato da Lithium Fire, con presidi in grado di estinguere principi di incendio delle batterie agli Ioni di Litio presenti in smartphone, computer, tablet, monopattini elettrici e altri dispositivi".

Grazie alla tecnologia estinguente coperta da un brevetto europeo e da un brevetto mondiale, l'incendio viene soffocato prevenendo possibili riaccensioni. I diversi formati (da 0,5 fino a 50 litri) coprono molte delle casistiche di pericolo e di contesto d'uso.

Per quanto riguarda la prevenzione, la valutazione ai fini della protezione antincendio deve essere svolta secondo più livelli d'indagine: mediante una fase di definizione preliminare dove vengono individuate e formalizzate, sulla base di valutazioni deterministiche, le condizioni più rappresentative del rischio, l'individuazione dei pericoli e delle cause d'innesco e mediante una fase di definizione della soluzione tecnica dove vengono individuate le misure preventive da mettere in atto e i sistemi di protezione antincendio da considerare.