L'intelligenza artificiale (AI) è da tempo è entrata a far parte della vita quotidiana, utilizzata nei telecomandi vocali, nelle app per la raccomandazione di film e acquisti online, oggi tornata prepotentemente alla ribalta per gli sviluppi nell’ambito generativo.

Sviluppi che promettono di innovare molte cose negli ambiti più diversi, anche nel campo della gestione dell’emergenza. Vediamo di seguito cos’è l’AI e quali innovazioni può portare.

Tipologie di AI e capacità di apprendimento

L’AI è un ramo dell'informatica che si occupa di sistemi che agiscono sfruttando l’esperienza. Sistemi che possono supportare o sostituire l’essere umano in molti compiti complessi, ripetitivi, che richiedono continuità d’attenzione e, più recentemente, anche creativi.

Una classificazione sintetica dell’AI distingue due tipologie: l’AI ristretta (Artificial Narrow Intelligence) che riguarda i sistemi progettati per eseguire compiti specifici, come il riconoscimento della voce, delle immagini o la gestione dei comandi di un aereo in volo, e l’AI forte o generale (Artificial General Intelligence) che mira a imitare le capacità umane di apprendere e applicare la conoscenza negli ambiti più diversi.

Un esempio è oggi l’AI generativa (Generative AI). Componente chiave di molti sistemi AI è il Machine Learning (ML) che consente ai sistemi di apprendere dai dati e dai feedback che ricevono per migliorare nel tempo le prestazioni.

Si aggiunge al Deep Learning (DL) che sfrutta le reti neurali artificiali multistrato, a imitazione del cervello biologico, per analizzare rapidamente grandissime quantità di dati a supporto delle più innovative applicazioni di visione artificiale, di traduzione linguistica automatica e di supporto medico diagnostico.

L’AI generativa per l'innovazione nella gestione delle emergenze

Tra gli sviluppi più recenti della tecnologia c’è l’AI generativa (GenAI) che consente di creare contenuti testuali, grafici, video e musicali originali, sfruttando specifici modelli di apprendimento, alimentati da quantità enormi di dati, reperiti su web e da altre fonti.

La GenAI mette a disposizione capacità cognitive e di creatività fruibili facilmente attraverso applicazioni e servizi online, sia gratuiti sia a pagamento. GenAI può essere impiegata, per esempio, per creare automaticamente le lettere commerciali a partire da eventi, quali l’inserimento di un nuovo prodotto di potenziale interesse, la modifica di un prezzo o dei tempi di consegna degli ordini.

È di grande aiuto per sintetizzare documenti, trascrivere riunioni, produrre manuali d’uso e manutenzione, aiutando l’operatore sia nella redazione dei testi sia nella creazione delle illustrazioni. Mentre, da una parte, l’AI permette di integrare i sistemi di sicurezza tra loro rendendo più efficace la gestione delle segnalazioni, la GenAI, in particolare, può suggerire in tempo reale agli operatori come comportarsi di fronte a specifiche emergenze, richiamando le procedure più aggiornate e le best practice in base al contesto, in momenti troppo concitati perché sia possibile sfogliare dei manuali.

Oltre alla gestione delle emergenze, le capacità della GenAI risultano preziose per il supporto delle attività di simulazione, di creazione contenuti per la formazione e l’addestramento.

Conoscere i rischi per sfruttare al meglio l’AI

Come è accaduto con altre innovazioni, le applicazioni della GenAI hanno sollevato interrogativi sul piano etico e sociale, ai quali i legislatori europeo e italiano cercano di dare risposte con un quadro giuridico preciso, capace di ridurre i rischi e non frenare l’innovazione.

I sistemi di GenAI non sono infallibili ed essendo macchine non sono responsabili per gli errori che possono compiere. Sono inoltre potenzialmente sfruttabili da malintenzionati per violare la privacy, la tutela dei minori, per creare fake news cosi come per creare e-mail personalizzate e codice malevolo per le azioni di cybercrime.

Nonostante i rischi, impiegate in modo corretto da persone consapevoli e formate, le capacità dell’AI sono preziose. Un motivo che ha spinto ISQ - Istituto Sicurezza e Qualità a dedicare all’AI l’intervento dal titolo L'Intelligenza Artificiale: innovazioni, applicazioni e implicazioni future, affidato ad Andrea Bigi, CIO di CEA Estintori, in occasione del Meeting CEA Pesaro 2024 del prossimo 21 settembre.

Una iniziativa che nasce dalla consapevolezza che la conoscenza di potenzialità e limiti siano essenziali per un utilizzo sicuro dell’AI.