L'uomo non può fare a meno del fuoco e di chi interviene per estinguerlo, ma le continue evoluzioni tecnologiche e le nuove combinazioni di processi chimico-fisici comportano maggiori rischi e la necessità di nuove conoscenze anche nel mondo dell'estinzione degli incendi.

Le batterie agli ioni di litio sono tra i componenti che più caratterizzano il processo evolutivo delle tecnologia di tutti i giorni e la loro presenza è imprescindibile nella maggior parte dei dispositivi elettronici, dai computer portatili agli smartphone, dai veicoli elettrici alle macchine industriali.

La finestra operativa delle batterie

Le batterie a ioni di litio vengono immesse in commercio corredate di specifiche tecniche nelle quali il produttore definisce, tra l’altro, la cosiddetta finestra operativa, ovvero il campo di temperature (T) e tensione (V) all’interno del quale si può operare in sicurezza.

All’esterno di questo campo si entra in quello delle condizioni di “abuso” (termico, elettrico e meccanico), che può evolvere in tre tipologie di eventi indesiderati e cioè il rigonfiamento della cella (swelling), l’emissione di gas e vapori dal dispositivo di sfogo (venting) e l’innesco di reazioni auto catalitiche (thermal runaway) con rapido aumento della temperatura e della pressione, con conseguente incendio o esplosione.

Tutti gli estinguenti tradizionali (acqua, biossido di carbonio, polvere, schiuma) non sembrano risultare efficaci su un incendio che interessa le batterie a ioni di litio, non catalogabile nelle classi di fuoco tradizionali e neanche nella classe "D" (fuoco di metalli), poiché gli ioni di litio, sono "ioni" e non metallo.

È quindi partita la "corsa" della ricerca a individuare sul mercato nuove tipologie di estinguenti, specifiche per questa nuova frontiera degli incendi.

Il ruolo di ISQ

ISQ - Istituto Sicurezza Qualità, l’azienda di Savignano sul Rubicone (FC) ha anticipato i tempi anche sul versante degli incendi causati dalle batterie agli ioni di litio, lavorando da tempo per mettere a punto gli estinguenti più efficaci per questa tipologia di rischio, per il quale non solo è fondamentale spegnere, ma soprattutto bloccare l’effetto del thermal runaway.

Gli esperti di Istituto Sicurezza e Qualità sono molto attenti e rigorosi nello sperimentare la reale efficacia dei nuovi estinguenti su scenari di incendio realmente ipotizzabili e ripetibili in prove su scala reale e auspicano la supervisione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per una rigorosa comparazione tecnico-scientifica.