La transizione energetica verso le fonti rinnovabili ha preso piede in Italia, anche per la maggiore diffusione degli impianti fotovoltaici. Secondo la “Gestione delle Anagrafiche Uniche degli Impianti di produzione” (GAUDÌ di Terna), nei primi nove mesi di quest’anno sono stati collegati alla rete 161.962 nuovi impianti per un totale di 4.078 MW di potenza installata. Questo significa che al 30 settembre 2025 risultano attive oltre 2 milioni di installazioni per più di 41 GW di potenza. Un risultato importante sul fronte ecologico, ma anche un rischio da non sottovalutare, specie nelle installazioni residenziali private, spesso poco controllate e meno sicure dal punto di vista della prevenzione incendi.

Il rischio d’incendio nelle installazioni fotovoltaiche

I numeri parlano chiaro. Un recente studio dell'Università di Edimburgo rivela che nell'Unione Europea si registra una frequenza di 29 incendi per GW installato all'anno. Con l'obiettivo europeo REPowerEU di raggiungere 600 GW di capacità fotovoltaica entro il 2030, si stima che potrebbero verificarsi fino a 17.500 incendi negli impianti fotovoltaici se non si interviene con misure preventive adeguate.

Le principali cause? Difetti dei componenti, connessioni non corrette, surriscaldamenti, guasti in corrente continua e scarsa manutenzione. Anche i materiali su cui sono montati i pannelli fotovoltaici, in particolare i tetti in legno, possono favorire la propagazione delle fiamme. Un caso verificatosi all’inizio di dicembre a Dro, in Trentino, ha evidenziato la complessità di questo tipo di interventi. L’incendio ha richiesto l'evacuazione di 9 appartamenti e il taglio del tetto con motoseghe per creare una barriera all’avanzamento delle fiamme, oltre alla necessità di individuare le modalità con cui mettere in sicurezza l’impianto e togliere energia prima dell’intervento.

Le linee guida e i problemi di applicazione

Per rispondere a questo tipo di emergenza, i Vigili del Fuoco hanno pubblicato la Linea Guida D.C.PREV. n. 14030 del 1° settembre 2025, che introduce misure tecniche più stringenti per la sicurezza antincendio negli impianti fotovoltaici. Il documento si rivolge principalmente alle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi o in situazioni di aggravio del rischio.

Qui sta il punto critico: ad oggi non esistono obblighi specifici in tema di prevenzione incendi per gli edifici residenziali. Questo aspetto viene raramente portato all'attenzione dell'utente finale e, di conseguenza, non vengono quasi mai proposte misure precauzionali adeguate nelle installazioni domestiche.

E questo può avere conseguenze rilevanti. Gli incendi negli impianti fotovoltaici non sono facili da spegnere: i pannelli continuano a produrre energia anche durante

l'incendio, con tensioni che possono raggiungere i 1.500 V in corrente continua, rappresentando un rischio di folgorazione per chi interviene nell’emergenza.

Le best practice più utili nelle installazioni private

Una soluzione è applicare le prescrizioni della Linea Guida per garantire migliori condizioni di sicurezza anche negli edifici privati non soggetti alla regolamentazione. L'applicazione è dunque facoltativa, ma fortemente raccomandata. Ecco le misure più importanti:

· Accessibilità e manutenzione. Garantire l'accesso ai componenti dell'impianto, anche in copertura, per le attività di manutenzione e per gli interventi di emergenza.

· Distanze di sicurezza. Mantenere almeno 1 metro di distanza tra pannelli/inverter e aperture come lucernari, camini o altri elementi sensibili della copertura.

· Rischio propagazione incendio. Installare inverter e accumulatori (come le batterie agli ioni di litio) all'esterno o proteggendoli con contenitori resistenti al fuoco riducendo il rischio di propagazione dell’incendio.

· Materiali certificati. Utilizzare materiali certificati (Euroclasse A1 o equivalenti) e protezioni incombustibili, soprattutto per le coperture in legno o materiali più infiammabili.

· Sistemi di sezionamento. Prevedere sistemi di sezionamento d'emergenza facilmente accessibili e chiaramente segnalati, per interrompere rapidamente la produzione elettrica.

Prevenzione e manutenzione: gli alleati della sicurezza

Anche i pannelli fotovoltaici e la loro componentistica, come tutti gli impianti elettrici e come indicato nei manuali di uso e manutenzione dei produttori, devono essere regolarmente controllati da personale esperto ed essere oggetto di pulizia periodica. Una manutenzione regolare permette di garantire un buon livello di sicurezza ai fini della prevenzione incendi.

Garantire la sicurezza degli impianti fotovoltaici non è solo un obbligo normativo, ma anche un dovere nei confronti delle persone e delle abitazioni. Una reale sostenibilità ambientale passa necessariamente attraverso la protezione delle vite umane e degli immobili.

Lo staff di ISQ è al fianco di tecnici, installatori e utilizzatori con servizi di consulenza, formazione e valutazione del rischio pensati per rendere ogni impianto più sicuro. Un supporto concreto che trasforma la prevenzione in valore aggiunto per abitazioni e attività.