La gestione corretta dei rifiuti è un tema centrale per la sicurezza dell’ambiente e delle persone, oggetto di crescente attenzione da parte del legislatore e delle imprese, in particolare per quelle che nei prossimi mesi dovranno utilizzare il RENTRI, il nuovo registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti.

Con il RENTRI si punta ad abolire le vecchie prassi basate su documenti cartacei a favore dell’adozione di moderne interfacce informatiche in grado di interagire con i sistemi gestionali aziendali per automatizzare l’invio delle comunicazioni e quindi le verifiche riguardanti il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, sia in ambito pubblico sia privato.

Un’innovazione importante che impone l’iscrizione obbligatoria al RENTRI non soltanto degli operatori che operano nella filiera dei rifiuti pericolosi (trasportatori, intermediari, smaltitori, recuperatori, e così via) ma anche delle aziende che trattano rifiuti comuni, non
pericolosi, secondo uno scadenzario di cui occorre tenere conto.

Chi ha l’obbligo di iscriversi al RENTRI e quali sono le scadenze

Avviato sperimentalmente dal giugno 2021, il RENTRI si appresta a entrare stabilmente nell’operatività delle imprese, con la fine del periodo di transizione che oggi permette ancora d’impiegare vecchi formulari e registri di carico/scarico.

La tabella di marcia fissata dal legislatore prevede l’iscrizione al RENTRI, a scaglioni, a partire dal prossimo 15 dicembre e quindi l’utilizzo del nuovo sistema nel 2025: dal 13 febbraio per le aziende con oltre 50 dipendenti, dal 14 agosto per quelle che hanno da 11
a 50 dipendenti e dal 12 dicembre per quelle più piccole sotto gli 11 dipendenti.

Restano escluse dall’obbligo d’iscrizione al RENTRI solo le imprese o gli enti che producono rifiuti NON pericolosi con meno di dieci dipendenti; i soggetti che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi saranno soggetti all’obbligo di iscrizione in
funzione del relativo numero dei dipendenti.

Affrontare nel modo migliore il passaggio al RENTRI

Il funzionamento e l’implementazione del RENTRI saranno oggetto di una sessione di approfondimento che si terrà sabato 21 settembre a Pesaro, in occasione del prossimo evento ISQ - Istituto Sicurezza Qualità dedicato agli specialisti dei Centri Assistenza e Centri Tecnici CEA di tutta Italia. La sessione proverà a chiarire gli aspetti operativi e dubbi del passaggio al RENTRI, a cominciare da quelli riguardanti le figure e le responsabilità.

Per utilizzare il RENTRI, le aziende devono designare una persona fisica abilitata all’accesso del portale con lo SPID personale o altra identità digitale. Può trattarsi del titolare, di un legale rappresentante o di un’altra persona formalmente incaricata a operare all’interno del sistema, tenendo conto che, in caso di omissioni ed errori, sarà l’azienda a incorrere nelle relative sanzioni.

L’intervento spiegherà come gestire il passaggio tra vecchi e nuovi registri, come vidimare digitalmente i FIR cartacei e gestire carico/scarico mantenendo continuità nelle numerazioni. Altri temi di approfondimento riguardano le scadenze di legge per l’invio delle registrazioni e il trasferimento, dal trasportatore al destinatario, delle responsabilità nel recapitare al produttore la quarta copia del formulario.

Nella sessione verrà mostrato come inserire i dati nel portale, come registrare le Unità Locali facendo riferimento al registro CCIIAA, quindi le autorizzazioni possedute e infine come inviare le pratiche, generando il modulo di pagamento elettronico. Si vedrà come sfruttare utilmente l’area demo del portale RENTRI per permettere agli operatori di provare le credenziali ed esercitarsi prima del passaggio all’uso effettivo del Registro.