Il rischio di incendio che accompagna l’impiego delle batterie agli ioni di litio è ancora oggi un tema di grande attualità, vista la diffusione massiccia di queste batterie in ogni ambito (a casa, al lavoro, nel tempo libero) per via delle prestazioni elevate e dall'efficienza energetica della tecnologia.

Ancora oggi, nelle discussioni sul rischio, gli specialisti considerano in modo prevalente i guasti che sono causa di incendio delle batterie, valutando, laddove questo viene fatto, situazioni quali l'abuso meccanico (derivante da urto/penetrazione), l’abuso elettrico (per sovraccarica o sovrascarica) e l’abuso termico (surriscaldamento o eccessivo raffreddamento).

Relativamente agli abusi termici ed elettrici, le più moderne tecnologie di controllo BMS (Battery Management System) permettono di gestire in maniera intelligente l’autonomia e la sicurezza, sia delle singole celle sia d’interi pacchi batterie, prevenendo situazioni critiche, riducendo in modo importante il rischio d’incendio.

Il BMS è una sorta di medico che accompagna la batteria monitorandone la salute 24 ore su 24 e intervenendo ai primi sintomi di sofferenza.

L'aspetto che, al momento, viene invece trascurato è quello relativo al comportamento delle batterie agli ioni di litio quando non sono necessariamente la causa, ma sono coinvolte in un incendio.

Una situazione che obbliga a considerare l’energia complessiva che può essere sprigionata da tutte le batterie presenti in un compartimento, utile per individuare le misure idonee di mitigazione del rischio e per la protezione di persone e attività.

Per comprendere i rischi e definire le strategie di difesa, la metodologia più efficace fa riferimento all'utilizzo dei metodi dell'ingegneria antincendio: la modellazione CFD. Con la modellazione si possono calcolare i tempi a disposizione per l’esodo delle persone, le sollecitazioni termiche sulle strutture, le corrette distanze di separazione, nonché le dinamiche evolutive dei fumi: informazioni fondamentali per la gestione della sicurezza antincendio (GSA) sia in esercizio sia in emergenza.

CEA Estintori, in collaborazione con ISQ - Istituto Sicurezza e Qualità - società che si occupa di formazione e consulenza di direzione, effettua analisi quantitative con la modellazione fluidodinamica per l’individuazione e lo sviluppo degli scenari d'incendio secondo le specifiche configurazioni. Elaborazioni dai cui risultati si ricavano le indicazioni utili anche per una corretta progettazione della formazione degli addetti al servizio antincendio.