"Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona". Il mai troppo noto Articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall'ONU nel 1948 è ancora oggi estremamente attuale e val la pena di ribadirlo in vista della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro che sarà celebrata, come ogni anno, il 28 aprile.

Una ricorrenza importante, visto il numero sempre troppo elevato di incidenti sui luoghi di lavoro. Anche la commissione episcopale CEI è intervenuta sottolineando il numero insopportabilmente alto di morti sul lavoro e sulla necessità di tornare a valorizzare le persone.

Per fortuna la sensibilità a proposito della sicurezza sul lavoro sta aumentando. Così come le azioni per la valorizzazione degli individui in ambito lavorativo, l'individuazione delle tecnologie più adatte e innovative per la prevenzione degli incidenti e la responsabilizzazione dei lavoratori attraverso la formazione per rafforzarne la cultura della sicurezza a tutto tondo.

Il ruolo di ISQ

Per ridurre i rischi sul lavoro un tassello fondamentale è quindi rappresentato dalla prevenzione, da un costante aumento della cultura della sicurezza, da una formazione e adeguato addestramento dei lavoratori.

In questo contesto si inserisce il lavoro ultra ventennale di ISQ - Istituto Sicurezza Qualità, la società di Savignano sul Rubicone (FC) specializzata nella progettazione ed erogazione della formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la prevenzione incendi e la gestione delle emergenze.

Grazie al suo team di esperti ISQ organizza presso le proprie strutture e presso le sedi dei clienti, specifiche attività di formazione e addestramento anche mediante la riproduzione degli scenari individuati nelle valutazioni dei rischi e negli specifici piani di emergenza.