La gestione delle emergenze, in particolar modo nell’ambito industriale (anche a causa dei nuovi rischi e degli eventi climatici estremi) diventa sempre più complessa, richiedendo alle squadre l’acquisizione di nuove competenze. Agli obiettivi tradizionali della tutela antincendio, dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, degli interventi di primo soccorso, la gestione delle emergenze ha ampliato il raggio d’azione a nuovi temi, come la capacità di risposta a rischi introdotti dalle recenti tecnologie (pannelli fotovoltaici, batterie agli ioni di litio, ecc), eventi atmosferici estremi, alluvioni, eventi sismici, non dimenticando gli sversamenti accidentali di sostanze pericolose.

La capacità delle squadre aziendali d’intervenire e di coordinare gli interventi nelle varie situazioni d’emergenza mantiene come priorità la salvaguardia delle vite umane, ma sempre più acquisisce quella di ridurre i danni all’ambiente sia all’interno sia all’esterno del sito. Per questo servono team preparati a differenti emergenze, capaci di padroneggiare gli ausili tecnici di salvaguardia disponibili: dai defibrillatori (DAE) che permettono di salvare la vita a persone in arresto cardiaco, alle paratie anti-allagamento e altri presidi utili.

Sono quindi essenziali la formazione e docenti capaci di trasmettere le competenze necessarie. Quali sono queste competenze?

Il docente delle squadre d’emergenza aziendali deve innanzitutto avere buona conoscenza delle norme su sicurezza e salute sul lavoro, a partire dai dettati del Testo unico sicurezza sul lavoro (D.LGS 81/2008), dalla Strategia S.5 del Codice di prevenzione incendi (D.M. 03 agosto 2015). Seguono il D.M. 02 settembre 2021 (sicurezza antincendio sui luoghi di lavoro), il D.M. 388/2003 (Primo soccorso), il DPR 177/2011 (Spazi confinati) e le principali norme tecniche applicabili ai presidi utilizzati in emergenza.

Il docente deve avere competenze ed esperienza relativamente a rischi, presidi, attrezzature e impianti. Deve conoscere le tecniche di gestione delle emergenze negli ambiti dell’antincendio, del primo soccorso (relativamente alla parte di addestramento agli scenari e non ai fini dei corsi di cui al 388/2003), degli spazi confinati, delle emergenze ambientali, del rischio sismico e idrogeologico. Deve sapere come usare le comunicazioni radio in emergenza, le tecniche di briefing e de-briefing e trasferire alle squadre le capacità per interpretare i dati di sicurezza riportati sulle etichette di sostanze e miscele pericolose.

Il docente deve inoltre conoscere i principi del disaster management su cui sempre più spesso si basano i Piani di Emergenza Aziendali per poter contestualizzare al meglio il programma dei corsi. Deve quindi saper valutare l’efficacia d’intervento degli Addetti SEA sui vari aspetti del disaster management: preparazione, prevenzione, mitigazione, risposta e recovery.

Va da sé che i docenti delle squadre d’emergenza aziendali debbano possedere competenze aggiuntive rispetto a quelle previste per i docenti antincendio (D.M. 02.09.2021) e utili per operare nei differenti ambiti e scenari. Tra le doti richieste c’è inoltre la capacità di valutare l’efficacia dei team e di adeguare i contenuti dei percorsi formativi al fine di soddisfare obiettivi e necessità dello specifico ambito d’impresa.

Per questo, nel ruolo di docenti, servono persone davvero speciali per dedizione e capacità di trasmettere la loro esperienza alle squadre aziendali.