La frequenza e la gravità degli incendi causati dall’impiego di accumulatori basati su batterie agli ioni di litio sono in costante aumento, tanto da indurre il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco a parlare di una vera e propria emergenza nazionale. Un pericolo concreto, come testimoniato dalle statistiche pubblicate proprio sul loro sito, e che riguarda soprattutto gli incendi che avvengono nella fase di ricarica degli accumulatori.

Per questo motivo i Vigili del Fuoco, in sinergia con altre istituzioni competenti nel settore della ricerca, hanno attivato una serie di studi finalizzati ad esaminare ed approfondire questa tipologia di rischio. Non solo: è stato emanato un decreto (Il Decreto del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ing. Dattilo, n. 34 del 29 gennaio 2019) con il quale si è istituito un Gruppo di Lavoro per la “Valutazione dei rischi connessi con lo stoccaggio dei sistemi di accumulo innovativi (batterie agli ioni di litio, polimeri di litio, litio metallico, ecc.) e predisposizione di specifiche misure di prevenzione, protezione e gestionali per il contrasto del rischio d’incendio ed esplosione che può interessare il medesimo stoccaggio”.

Le linee guida

Questo gruppo di lavoro, coordinato da un dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di cui fanno parte, tra gli altri, alcuni ricercatori dell’ENEA e docenti dell’Università romana La Sapienza, ha elaborato uno studio/linea guida, di ben 586 pagine, suddiviso in 7 capitoli, uno dei quali si occupa proprio dell’ampia casistica incidentale disponibile a livello internazionale.

Il ruolo di ISQ

ISQ - Istituto Sicurezza Qualità, l’azienda di Savignano sul Rubicone (FC) che è un riconosciuto punto di riferimento nazionale per l'addestramento di squadre e professionisti della sicurezza anche grazie all'attività di training on site, ha anticipato i tempi anche sul versante degli incendi causati dalle batterie agli ioni di litio. L’azienda è infatti impegnata dal 2017 nell’approfondimento e in test comparativi per l’individuazione degli estinguenti più efficaci per questa tipologia di rischio, per il quale non solo è fondamentale spegnere, ma soprattutto bloccare l’effetto del thermal runaway, che avviene quando si verifica l’instabilità termica di batteria agli ioni di litio, provocando una reazione a catena che sviluppa altissime temperature con conseguenti incendi difficilmente estinguibili con mezzi convenzionali.